Conosci sicuramente l’argomento di oggi, il bruxismo infatti è di grande attualità sia per i pazienti che nel mondo odontoiatrico!
Ma che cos’è il bruxismo?
Ti sei mai svegliato la mattina con:
-Mal di testa soprattutto concentrato sulle tempie?
-Sensazione di affaticamento su guance e collo?
Hai mai notato:
-Incisivi scheggiati
-dolorabilità dei denti al mattino?
Beh se ti riconosci in questi problemi probabilmente una visita dal tuo dentista di fiducia non ti farebbe così male, potresti essere candidato alla posizione di paziente bruxista!
Il bruxismo infatti è un fenomeno caratterizzato dalla attività involontaria dei muscoli della bocca, ciò causa il digrignamento e il serramento continuo dei denti che può durare anche ore e ore!
I sintomi del bruxismo sono vari e sono tutti riconducibili al movimento esasperato e continuo del digrignamento dei denti.
Ora, immagina di essere in palestra ad allenarti con dei pesi (sempre di muscoli parliamo no?), ora immagina di star allenando i bicipiti in maniera esasperata… Per circa tutta la notte.
è facile supporre che a fine allenamento ci sarà un leggero dolore al braccio.
Immagina di costringere a movimento continuo i muscoli della bocca per tutta la notte per giorni e giorni, questo porta ad un accumulo di acido lattico che causa un indurimento e una forte dolorabilità del muscolo, soprattutto sulle guance e sulle tempie!
Poi i denti, costretti a stridere tutto questo tempo, inevitabilmente vanno incontro a usura, presentando sulla superficie quelle che vengono chiamate “faccette di usura” ovvero zone in cui il dente è rovinato dal continuo strofinio.
Non è assolutamente semplice definire in maniera chiara le cause del bruxismo.
Fattore di primaria importanza è la componente emotiva, soprattutto lo stress e l’ansia, difatti gli episodi di digrignamento si presentano con maggiore intensità durante periodi della nostra vita che per motivi familiari o lavorativi sono caratterizzati da disagio psicologico.
Una delle cose più comuni quando si soffre di bruxismo è il cominciare ad avere forte dolorabilità sulle tempie e sulle guance al tocco, oppure mal di testa al mattino concentrati su tempie e collo.
Alcuni pazienti stringono così forte i denti durante la notte da dover aprire la bocca con le mani al risveglio.
Sicuramente la prima cosa da fare è affrontare in maniera seria le cause scatenanti, soprattutto lo stress emotivo.
è molto importante inoltre cercare di prendere coscienza dei momenti, durante il giorno, in cui si ricomincia a serrare e digrignare per cercare di rilassarsi e interrompere il movimento.
Esistono varie filosofie di approccio terapeutico a questo problema, la maggior parte delle quali prevedono l’utilizzo di vari dispositivi intraorali chiamati placche o bite.
Molti casi beneficiano enormemente di supporto professionale psicologico, tuttavia un approccio integrale al problema con protezione per i denti per evitare che si danneggino è necessario.
Una cosa che molto spesso le mamme mi riferiscono quando vengono visitati i loro bambini, è che durante il sonno digrignano spesso così forte da fare rumore!
Ma è normale?
Come faccio a farlo smettere?
Le motivazioni possono essere varie, generalmente riconducibili tutte a problemi di stress e ansia.
Se vi sembra strano che un bambino di 7 o 8 anni possa essere stressato, pensate che anche a quella età ci sono sfide da superare, cose che a noi possono sembrare banali ma che ai nostri bambini paiono ostacoli insormontabili, come compiti di scuola, verifiche o bullismo.
Se il digrignamento si associa a mal di testa o altri problemi, è il caso di intervenire sia con apparecchiature intraorali sia con supporto dei genitori e in casi estremi anche di un professionista psicologo.