Eccoci qua, quello dei canini inclusi è un tema di centrale interesse nel nostro lavoro, ma che significa “avere i canini inclusi”?
E perché succede?
È un problema?
Si può risolvere?
E come me ne accorgo?
Beh sono sicuro che alla fine di questo articolo avrai idee molto più chiare in merito, cominciamo!
Con “dente incluso” intendiamo uno o più denti che invece di uscire in bocca e poter quindi essere usati per mangiare, rimangono incastrati nelle ossa del cranio, senza riuscire a prendere il loro posto insieme agli altri.
Ci sono vari denti che soffrono di questo problema, i più comuni sono quelli del giudizio, che infatti sono conosciuti per dare problemi, ma i canini?
Rimarrai sorpreso dal sapere che anche i canini sono denti che frequentemente vanno incontro a inclusione, questo per vari motivi:
1)Sono denti che iniziano a formarsi molto in alto, ai lati del naso e devono fare molta più strada rispetto agli altri per uscire
2)Nella loro strada incontrano spesso le radici di altri denti, che possono essere un ostacolo invalicabile
3)Sono tra gli ultimi denti ad uscire, questo vuol dire che se ci son problemi di mancanza di spazio i canini sono i denti a soffrirne di più, perché ogni posto disponibile sarà già occupato dagli altri denti.
Beh la risoluzione del problema dipende da vari fattori, i principali sono:
1) Età del paziente, più si è grandi più diventa difficile
2) Altezza del dente: più è incastrato in profondità nell’osso, più sarà difficile farlo uscire
3) Posizione rispetto agli altri denti: ci sono casi in cui il canino è incastrato su un altro dente, e bisogna quindi valutare lo stato di salute di entrambi prima di procedere.
Possiamo per sommi capi dire che i pazienti giovani e ancora in crescita sono i candidati ideali per la terapia ortodontica, che mira quindi a prendere il canino e metterlo al suo posto, cosa spesso impossibile negli adulti.
Ci sono vari campanelli di allarme che possono insospettirci come ad esempio:
1) Il canino non esce anche se mio figlio ha superato i 12-13 anni
2) Gli incisivi laterali sono molto piccoli e hanno una forma strana
3) La mia famiglia ha varie storie di canini inclusi
In questo caso l’esame di elezione è una ortopantomografia (conosciuta come lastra panoramica) che ci permette subito di capire la posizione del canino.
Se effettivamente i canini sono incastrati o mal posizionati potrebbe essere necessario eseguire un secondo esame chiamato CBCT per visualizzarli in 3D, questo esame è fondamentale ed è per questo che da anni abbiamo nel nostro centro uno dei macchinari più moderni in commercio con cui possiamo velocemente effettuare qualunque tipo di esame, anche il più complesso!
Quando nei bambini piccoli (7-10 anni) abbiamo un sospetto di rischio per l’inclusione dei canini, la scelta migliore è semplicemente “fare spazio”, ovvero espandere il palato e l’arcata inferiore, così da rendere più facile col passare degli anni la discesa dei canini.
Quando invece il paziente è più grande e si trova in piena pubertà, questa via non è percorribile, bisogna dunque valutare come fare spazio e andare poi tramite un apparecchio ortodontico andare ad agganciare il dente e riportarlo piano piano al suo posto.
Questa procedura è più complessa di quella precedente, ma ha ottime possibilità di successo!
Spero che ora tu abbia le idee più chiare sui canini inclusi, da anni nel nostro centro aiutiamo tantissimi pazienti a risolvere questo problema e, nei casi migliori, a prevenirlo eliminando il problema ancora prima che si presenti!
Bibliografia
1) Alqerban, Ali, et al. "The effect of using CBCT in the diagnosis of canine impaction and its impact on the orthodontic treatment outcome." Journal of orthodontic science 3.2 (2014): 34-40.
2) Hamada, Yusuke, et al. "Canine impaction–A review of the prevalence, etiology, diagnosis and treatment." Seminars in Orthodontics. Vol. 25. No. 2. WB Saunders, 2019.
3) Mercuri, Emanuele, et al. "Dental anomalies and clinical features in patients with maxillary canine impaction: a retrospective study." The Angle Orthodontist 83.1 (2013): 22-28.